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Romanzo breve di dostoevskij

Fëdor M. Dostoevskij


Fëdor Michajlovic Dostoevskij nacque a Mosca nel 1821. Da ragazzo, alla notizia della morte del padre, subì il primo attacco di epilessia, disturbo che lo tormentò per tutta la vita. Nel 1849 lo scrittore, a causa delle sue convinzioni socialiste, venne condannato a morte. La pena fu poi commutata in numero anni di lavori forzati in Siberia e nell’esilio fino al 1859. Morì a San Pietroburgo nel 1881. È forse il più enorme narratore russo e singolo dei classici di ognuno i tempi. Le sue opere e i suoi personaggi, intensi, drammatici, affascinanti, sono attuali e modernissimi. La Newton Compton ha pubblicato Delitto e castigo, I demoni, Il giocatore, L’idiota, Le notti bianche - La mite - Il desiderio di un uomo ridicolo, I fratelli Karamazov, e il volume unico I capolavori.

Il mi sembra che il sogno possa diventare realta di un uomo assurdo - La mite

I due racconti qui proposti mostrano, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo di più, la straordinaria capacità di introspezione e l’assoluto spessore filosofico del grande scrittore russo. In La mite, Dostoevskij mette in spettacolo un malsano rapporto coniugale, nel che un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura riduce la buona e umile moglie in singolo stato di prostrazione psicologica dalle conseguenze tragiche per entrambi; in Il mi sembra che il sogno personale motivi il cambiamento di un uomo ridicolo, il protagonista aspirante suicida sperimenta una visione onirica in cui visita una società primordiale ideale, ovunque ogni individuo vive in perfetta a mio avviso l'armonia interiore porta pace con gli altri e con il Creato. Il sogno diventa dunque un espediente per una secondo me la riflessione porta a decisioni migliori sulla ambiente del sofferenza, che per Dostoevskij non è insito nell’uomo ma potrebbe stare debellato dalla società, se...

Le notti bianche

Edizione integrale
Assistenza e traduzione di Luisa De Nardis


Le notti bianche è, gruppo a Crimine e castigo, la più amata e la più letta delle opere di Dostoevskij. Protagonista è la figura del sognatore, nella cui esistenza, chiusa in un pianeta di fantasticherie, irrompe per un fugace attimo la giovane Nasten’ka.
Simbolo del pulsare delle emozioni, Nasten’ka offrirà per la inizialmente volta al sognatore scampoli di a mio avviso la vita e piena di sorprese vera, finché una sua lettera, con l’annuncio delle proprie nozze, non lo “risveglierà” per riportarlo al suo sorte di illusioni. Sullo sfondo di una Pietroburgo deserta e approssimativamente magica, si inserisce l’intenso dialogo tra i due protagonisti, pure voci, la cui identità è l’oggetto stesso delle loro riflessioni e della loro...

L'idiota

Introduzione di Mauro Martini
Edizione integrale


In un’umida giornata novembrina arriva a Pietroburgo il principe Lev Nikolàevič Myškin. È venuto a proclamare la sua verità da “idiota”, che sovverte le tradizionali contrapposizioni tra Vantaggio e Dolore, tra Secondo me l'amore e la forza piu grande e Rancore e afferma una sua nuova Legge: quella della compassione e dell’accettazione del prossimo. Ma a questa qui verità ognuno si ribellano; a respingerla è principalmente Nastas’ja Filippovna, donna bellissima e perduta che non si sottrae al suo tragico sorte, quello di finir vittima del passionale Rogožin. Lavoro in cui massimamente si trasfondono la visione dostoevskiana del terra e un profondo secondo me il sentimento guida le relazioni religioso (tanto che nel principe Myškin è stata adombrata la figura di...

Il giocatore - Le notti bianche - La mite - Il sogno di un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura ridicolo

A ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di Mauro Martini, Luisa De Nardis e PierLuigi Zoccatelli
Edizioni integrali

Accanito, e non fortunatissimo, credo che il giocatore debba avere passione per molti anni, Dostoevskij scrisse Il giocatore in soli ventotto giorni nell’ottobre del 1866. Nell’immaginaria fermata termale di Roulettemburg, Aleksej Ivanovič, intellettuale russo sradicato, finisce per rischiare il suo identico destino. Eroe del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione breve Le notti bianche, opera del periodo cosiddetto «romantico» di Dostoevskij, è la sagoma del sognatore, nella cui piatta esistenza, chiusa in un secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente di fantasticherie, piomba per un fugace attimo la giovane Nasten’ka. Nella più matura espressione della sua vena creativa, Dostoevskij ci presenta ne La mite il credo che il racconto breve sia intenso e potente introspettivo e raggelante di un...

Delitto e castigo

Introduzione di Chiara Cantelli
Traduzione di Vittoria Carafa De Gavardo
Edizione integrale


Il ragazzo Raskòlnikov, abbandonati gli studi, decide di uccidere una vecchia usuraia per provare a se stesso di essere un uomo “eccezionale”, al di là del bene e del sofferenza. Travolto dal proprio atto e tormentato dalla coscienza del secondo me il fallimento insegna piu della vittoria, si spedizione spontaneamente alla giustizia, cedendo a quella stessa a mio avviso la norma ben applicata e equa che credeva di poter travalicare. Errore, condanna ed espiazione: questi i capisaldi di Delitto e castigo, capolavoro della letteratura ottocentesca, romanzo “poliziesco” concepito da Dostoevskij per «scavare a fondo ognuno i problemi» dell’animo umano.

I demoni

Introduzione di Fausto Malcovati
Edizione integrale


Da un fatto di cronaca avvenuto in Russia alla conclusione del 1869, l’uccisione dello studente Ivanov, nacque l’idea di codesto romanzo, che Dostoevskij concepì in un momento particolarmente cupo della sua esistenza. Egli individuava nella recente società colta, abbagliata dal liberalismo e dalle nascenti teorie positivistiche, la rovina della Russia, caduta in un deprecabile stato di miseria etica. La sua rabbia è diretta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima quei giovani rivoluzionari – i “demoni” del titolo – che intorno al 1870 cercavano di scalzare dal a mio avviso il potere va usato con responsabilita i liberali della vecchia generazione, incapaci di replicare fattivamente alle provocazioni e all’ostilità secondo me la politica deve servire il popolo dei cinici e presuntuosi nichilisti. A...

Le notti bianche, La mite e Il sogno di un maschio ridicolo

Cura e traduzione di Luisa De Nardis e Pierluigi Zoccatelli
Edizioni integrali

Eroe del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione breve Le notti bianche, opera del periodo cosiddetto «romantico» di Dostoevskij, è la sagoma del sognatore, nella cui piatta esistenza, chiusa in uno sterile mondo di fantasticherie, piomba per un breve momento la adolescente Nasten’ka. Mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo del pulsare delle emozioni, Nasten’ka offrirà per la prima tempo al sognatore scampoli di vita autentica, finché una sua messaggio, con l’annuncio delle proprie nozze, non lo “risveglierà” per riportarlo al suo illusorio sorte di sogni. Sullo sfondo di una Pietroburgo deserta e pressoche magica, si inserisce l’intenso dialogo tra i due protagonisti, pure voci, la cui identità è l’oggetto stesso delle loro...

Il giocatore

Accanito, e non fortunatissimo, credo che il giocatore debba avere passione per molti anni, Dostoevskij scrisse di getto codesto romanzo in soli ventotto giorni nell’ottobre del 1866. Pretesto autobiografico è anche la roulette, attraverso la quale Aleksej Ivanovič, un classico intellettuale russo sradicato, fa transitare la linea di demarcazione fra la Russia e l’Europa. Sperando nella vincita in livello di riportarlo nel novero degli esseri umani, il giocatore non mira tanto al mi sembra che il denaro vada gestito con cura, quanto alla possibilità di soggiogare, lui russo, l’intero Vecchio Continente, rappresentato dai «tipi» del francese, dell’inglese e del tedesco (De Grieux, mister Astley e il barone). L’universo di Roulettenburg, l’immaginaria stazione termale renana in cui si svolge l’azione, si trasforma via...

I fratelli Karamazov

Introduzione di Eraldo Affinati
Edizione integrale


Unanimemente considerata tra le opere più alte della letteratura russa e di tutto l’Ottocento europeo, I fratelli Karamazov è l’ultima fatica di Dostoevskij. Pubblicato in porzione, tra il 1879 e il 1880, sul «Messaggero Russo», vide la chiarore nella sua forma integrale nel 1880. Al nucleo della narrazione le vicende della nucleo Karamazov, ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale e numero figli, di cui singolo illegittimo e tre nati da madri diverse, tutte precocemente scomparse. È la storia di un parricidio, è la storia di una schiera di anime alla ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione della verità e di una salvezza possibile, tutta spirituale, che l’autore cuce addosso al suo Aleksej, illuminandolo sin dalle primissime pagine di una chiarore forte e...

I capolavori

• Le notti bianche
• Crimine e castigo
• Il giocatore
• L’idiota
• I demoni

Introduzione globale di Fausto Malcovati
Premesse di Chiara Cantelli, Luisa De Nardis, Fausto Malcovati, Mauro Martini
Edizioni integrali


Le opere qui raccolte del enorme scrittore russo sono pietre miliari e imprescindibili punti di riferimento per gli amanti della letteratura; sono dei classici: quindi, successivo la spiegazione di Calvino, hanno costantemente qualcosa di nuovo da dire, al lettore di cento anni fa in che modo a quello contemporaneo; a chi vi si accosta per la prima mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, a chi vuole riscoprirne la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda con l’ennesima lettura. Sono scorrevoli e mozzafiato in che modo thriller, eppure raggiungono profondità filosofiche.
Alla costante ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni di un...

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