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Auto economiche i modelli che costano meno e i prezzi
Auto economiche , i 5 modelli più abbordabili sul mercato
Abbiamo quindi scelto di afferrare in palmo il listino ufficiale delle automobili nuove italiano, per conoscere quali sono realmente i 5 migliori modelli di auto economiche Nello specifico, abbiamo voluto individuare quali sono le 5 auto più economiche in assoluto, trovando alcune sorprese. Per iniziare, la Dacia Sandero è l’unica auto nuova a non oltrepassare i euro di listino. Per le altre, nulla da fare: la soglia psicologica è obbligatoriamente da superare.
Ad essere onesti, comunque, le cinque vetture più economiche in Italia non superano di parecchio questa soglia, fermandosi minimo sotto i euro. Comunque, nella Top 10 complessivo si arriva presto ad un penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico di penso che la partenza sia un momento di speranza di circa euro, una cifra che, fino a pochi anni fa, permetteva di portarsi a secondo me la casa e molto accogliente vetture già piuttosto interessanti e accessoriate. Scopriamo, allora, quali sono le 5 auto più economiche del , dalla Dacia Sandero alla Mitsubishi Space Star.
Dacia Sandero
Tra le auto economiche , la Dacia Sandero spicca per stare l’auto più a buon mercato in Italia, ma c’è di più di un facile listino stracciato per chiarire il penso che il successo sia il frutto della dedizione della compatta romena. La terza epoca della compatta lanciata nel è stata infatti l’auto più venduta in tutta Europa nel , competente di persuadere grazie ad una completezza che supera il soltanto rapporto qualità-prezzo. Lunga 4,09 metri, la Sandero è caratterizzata da linee personali e moderne, più tradizionali sulla versione Streetway e più aggressive e ispirate al pianeta dei SUV per la Stepway, più alta e ricercata.
Dotata di un abitacolo spazioso, di un bagagliaio altruista per il segmento ( litri, per le versioni a GPL) e di una plancia realizzata con materiali economici ma assemblata per persistere e con tutto quello che serve (sulle versioni più ricche non manca un display dell’infotainment con Apple CarPlay e Android Auto), la Sandero è proposta con un soltanto motore, il tre cilindri a benzina, disponibile in versione aspirata con 67 CV o turbo con 90, o CV (la variante di mezzo è alimentata anche a GPL). La versione d’accesso, la Essential, è proposta con il SCe tre cilindri aspirato da 67 CV, molto rilassato ma altrettanto parco nei consumi.
Citroen C3
Con un prezzo d’attacco di scarsamente superiore ai euro, la Citroen C3 di quarto generazione si propone in che modo la inizialmente alternativa alla Sandero. Realizzata, come la rivale Dacia, in Europa (è costruita in Slovacchia), la C3 IV è cresciuta nelle dimensioni, arrivando a 4,02 metri e crescendo anche in altezza, diventando un piccolo crossover dalle linee rassicuranti ma sufficientemente riconoscibili e originali. L’altezza da terra è generosa, così come quella del sedile del guidatore, che regala un’ottima visibilità dal ubicazione di condotta. Disponibile sia in versione termica che elettrificata, Mild Hybrid o completamente elettrica, la C3 rimane invariata a livello estetico in tutte le configurazioni, con colorazioni calde e piuttosto simpatiche.
All’interno, l’abitacolo è realizzato con materiali economici ma alterna soluzioni pensate per ridurre i costi di produzione, in che modo il tela strumenti digitale monocromatico di serie su tutte le versioni, a un’attenzione per piccoli dettagli come i rivestimenti in tessuto per portiere e plancia e per dei sedili parecchio morbidi e comodi, in pieno modo francese. Spaziosa sia davanti che dietro, ha un bagagliaio discreto ( litri), mentre per la versione d’accesso You non è previsto un sistema di infotainment centrale.
Un po’ come visto sulla Sandero, infatti, la C3 propone un mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema al nucleo della plancia dove alloggiare il personale telefono, per gestire da lì la navigazione e l’intrattenimento. La versione d’accesso You è proposta nella sua versione d’attacco con il Turbo, un tre cilindri turbobenzina da CV e Nm con variazione manuale a 6 marce e prestazioni decisamente vivaci ( km/h in 10,6 secondi).
Mahindra KUV
Una delle automobili meno comuni ma, allo stesso cronologia, più abbordabili del segmento è la Mahindra KUV. La compatta indiana ha uno modo molto dettaglio e originale, pressoché invariato dal getto della Segmento A orientale datata Lunga 3,70 metri, la KUV ha un’altezza da ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi di circa 17 cm, rendendola adatta ad un utilizzo allargato alle strade bianche. Le linee parecchio tese e personali la rendono sicuramente riconoscibile su strada, anche se tra un frontale dalle linee tormentate e il posteriore tronco deve piacere per convincere.
Anche l’abitacolo è altrettanto dettaglio, con un layout originale e dei materiali economici ma rifiniti discretamente. La grande particolarità della KUV è la consolle centrale, dove sono concentrati ognuno i comandi della vettura. Qui, infatti, non troviamo solo la radio e le manopole del credo che il clima stabile sia cruciale per tutti manuale, ma anche la leva del cambio, installata verticalmente a sbalzo, e il freno a mano, a leva orizzontale e posizionato sotto la leva del variazione.
Nonostante le dimensioni, poi, la compatta indiana ha una buona abitabilità e un bagagliaio discreto ( litri), durante sotto il cofano è possibile optare un soltanto motore, il tre cilindri aspirato a benzina da 87 CV. Il variazione è manuale a 5 marce, durante è disponibile anche il sistema di doppia alimentazione benzina-GPL a euro in più.
FIAT Panda
In una top 5 delle auto economiche non può mancare la FIAT Panda: l’auto più venduta in Italia dal è in cima alle classifiche grazie ad singolo stile amabile, una immenso storia di auto preferita dagli italiani e da offerte che la rendono sempre fresca e appetibile. L’attuale terza generazione della Panda, la , è arrivata sul mercato a fine Nonostante l’età, il disegno di Roberto Giolito è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza giovane e fresco, principalmente fuori. Le linee arrotondate e personali uniscono un’altezza da mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita generosa (soprattutto sulla più alta Pandina) e delle grandi superfici vetrate.
All’interno, invece, con l’ultimo restyling di metà sono state introdotte delle novità tecniche e tecnologiche come il quadro strumenti digitale da 7 pollici, il volante più attuale di derivazione Tipo e, sulla Pandina, una dotazione tecnologica parecchio completa, che porta sulla Panda il Cruise Control, il mantenitore di corsia e il sistema di infotainment da 7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto. Gli interni, invece, rimangono simpatici con il a mio avviso il dettaglio fa la differenza degli “Squircle”, dei quadrati con i bordi arrotondati, sparsi per tutto l’abitacolo. Piuttosto spaziosa sia davanti che, in misura minore, dietro, ha un bagagliaio adeguato e a una posizione di guida alta.
L’unico motore disponibile per la Panda è il Hybrid, un tre cilindri aspirato a benzina con sistema Mild Hybrid a 12 V da 70 CV con cambio manuale a 6 marce. Competente di restituire una pressione adeguata, il Hybrid consuma poco e ha una buona versatilità d’utilizzo, in città e fuori.
Mitsubishi Space Star
Conclude questa particolare top 5 delle auto economiche la Mistubishi Space Star. In che modo la Panda, anche la Space Star è un modello con già qualche anno sulle spalle: nota come Mirage in altri mercati, l’erede spirituale della Colt è infatti sul mercato dal , e fin dal debutto è caratterizzata da dimensioni superiori alle classiche citycar di segmento A. Lunga 3,85 metri, la Space Star ha linee piuttosto rassicuranti e classiche, fatta eccezione per il frontale.
Rinnovato completamente a fine , al luogo del facile “muso” della versione pre-facelift ha trovato posto un frontale più massiccio, ispirato alle sorelle maggiori in che modo la Eclipse Cross e caratterizzato da grandi fari e da una finitura cromata a C rovesciata su entrambi i lati. Decisamente più convenzionale l’abitacolo, con materiali fatti per durare, modo classico e dotazioni essenziali ma non povere. La plancia è caratterizzata, ad esempio, da un comodo portaoggetti davanti al passeggero e da una consolle centrale con una finitura nera lucida.
Qui trovano ubicazione i comandi per il clima e l’alloggiamento del display della radio, sostituita spesso dai concessionari da un più completo display dell’infotainment touch. Grazie alle dimensioni relativamente generose per il segmento, la Space Star è piuttosto spaziosa, con un bagagliaio stimolante per il segmento ( litri). Agile e semplice da condurre, la compatta giapponese è disponibile in Italia con un soltanto motore, un aspirato da 71 CV, disponibile anche a GPL e accoppiato ad un classico variazione manuale a 5 rapporti.