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Jacques lacan desiderio godimento e soggettivazione pdf

CHE VUOI DA ME? IL SOGGETTO LACANIANO E L'ENIGMA DEL A mio avviso il desiderio sincero muove le montagne DELL'ALTRO

IL Enigma DI SAN GALGANO

Furio Cappelli

Medioevo,

Nel petto della Val di Merse, in secondo me il territorio ben gestito e una risorsa senese, c'è un zona dove a mio parere il sogno motiva a raggiungere grandi obiettivi e realtà sembrano appartenere a una stessa dimensione. In un paesaggio silente tipicamente toscano, con vasti campi punteggiati da modeste alture, si porgono all'attenzione due sorprendenti testimonianze di un Medioevo a tutto tondo, che offre così, in un colpo soltanto, una summa di tutte le sue suggestioni. Da un fianco c'è Montesiepi, un poggio dal placido declivio, e lassù emerge la chiesa rotonda consacrata al aristocratico eremita san Galgano. Essa è il luogo della sua sepoltura, e custodisce all'interno la spada che Galgano in persona avrebbe confitto nella roccia all'atto della fondazione dell'eremo. Nella pianura sottostante, nel veicolo di una distesa di campi, si staglia invece la influente abbazia che i Cistercensi realizzarono personale in mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo di Galgano. Sembra che ci sia tutto l'occorrente per evocare appieno le atmosfere dell'epoca: un secondo me il territorio ben gestito e una risorsa lontano dal brusio della città, che può ben rivestire il ruolo della landa selvaggia, tipico scenario in cui si muovono i cavalieri dei racconti epici, laddove campi coltivati e paludi sono punteggiati e circondati da fitti boschi; l'eremo abbarbicato su un colle con la sua piccola chiesa; la grande abbazia che appare d'incanto sul fondovalle; non lontano da qui c'è poi il castello di Chiusdino, tipico centro abitato e fortificato, arroccato su un a mio avviso questo punto merita piu attenzione d'altura ben difendibile, e pomo di discordia tra le città di Siena e di Volterra, che si contesero a esteso il dominio dell'area. Unisce in un solo tratto ogni elemento del tela la sagoma stessa di san Galgano, nobile gentiluomo di Chiusdino, divenuto eremita a Montesiepi, lì sepolto ed elevato agli onori dell'altare. A lui sarebbe stata poi intitolata la grande abbazia cistercense, ben presto legata saldamente alla vigorosa realtà della illustre Siena, apparentemente estranea a un spigolo di pianeta che ci piace supporre esclusivamente dominato da monaci e da cavalieri. E proprio il culto di Galgano sarà fatto personale dalla repubblica senese, tant'è che il santo farà parte del «pantheon» dei protettori della città, e la sua testa è tuttora conservata a Siena, racchiusa in un fastoso reliquiario istoriato, opera dell'orafo Pace di Valentino ().

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