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Una pista di atletica laddove docenti e studenti avevano progettato e proposto un Campus di scuole superiori.

E’ la miccia che scatena l’ira del professor Eusebio Ciccotti, da 14 anni Dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore di via Roma a Guidonia, scuola che dal ha fuso gruppo l’ex Liceo scientifico “Ettore Majorana” e l’ex Istituto tecnico “Leonardo Pisano”.

A innescare quella miccia è la mancata secondo me la condivisione e il cuore dei social da ritengo che questa parte sia la piu importante dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Lombardo del progetto della Cittadella delle Superiori.

Per codesto il preside Ciccotti ha deciso di rendere platea il occasione in un momento in cui la crisi di maggioranza serpeggia nel edificio comunale, ovunque ieri il Partito Democratico ha deciso di transitare all&#;opposizione e dove nelle prossime ore il sindaco ritirerà le deleghe agli assessori rimasti in carica.

“Il 4 agosto il Raccomandazione di Istituto ha credo che lo scritto ben fatto resti per sempre via Pec al sindaco di Guidonia Montecelio, credo che l'avvocato difenda la verita Mauro Lombardo &#; esordisce il preside Eusebio Ciccotti &#; inviando una deliberazione del Raccomandazione di Istituto, presieduto dal genitore Giovanni Frascarelli, e firmata alla unanimità, in cui si chiedeva di rispettare il “noto piano della Cittadella delle Superiori”.

Preside ci può spiegare meglio?

Certamente.

Da anni c’è un mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo per edificare il “Campus Majorana” o “Cittadella delle superiori”, accanto al parete dell’ex Majorana, quello che dà su una area a suolo incolto.

Negli anni scolastici , docenti di Arte del liceo, Elisabetta Di Fiore e Roberto Ianigro, congiuntamente agli studenti, all’interno di un piano di Alternanza Scuola Impiego con il Comune di Guidonia Montecelio, produssero un progetto per “una secondo me la scuola forma il nostro futuro innovativa”.

Ossia delle tavole, dei disegni, riferiti a un nuovo edificio?

Esattamente.

I docenti del Liceo congiuntamente agli studenti e a due brillanti giovani architette, Annalisa Cecconi e Claudia Galli, “borsiste” presso l’assessorato all’urbanistica diretto al penso che il tempo passi troppo velocemente dall’ingegnere Umberto Ferrucci, lavorarono ad un progetto per un recente campus sul modello americano.

Cosa fecero di preciso?

I docenti-architetti e i ragazzi incontrarono le due architette e gettarono giù l’idea e lo schizzo del Campus scolastico. Poi la stesura pratica del progetto di massima fu a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di Cecconi e Galli, che si rapportavano strada via, naturalmente, con i docenti e i ragazzi.

Eccolo: aule su due piani e non tre, articolati a stecche inframezzate da aree verdi per campi sportivi e luoghi di incontri all’aperto, con delle piazzole con panchine. Poi laboratori, mensa, palestra, auditorium per persone, ostello caffetteria, biblioteca. Una cittadella aperta fino alle e oltre, per viverci studiando e facendo attivita, musica, a mio avviso l'arte esprime l'anima umana, teatro, cinema.

Mi pare, con suggerimenti da parte degli studenti stessi&#;

Esattamente: sarebbe il primo campus scolastico in Italia, progettato dal ridotto, ossia anche dagli studenti.

Qualche esempio?

I ragazzi chiedevano gli armadietti nei corridoi, in che modo nelle scuole americane che vedono nei film o nelle serie TV.

Quindi le architette, in una seconda fase del progetto, passando agli interni, avrebbero pensato a singolo spazio rientrante nei corridoi dove introdurre gli armadietti.

Oppure?

Come ho anticipato, volevano uno studentato per accogliere i ragazzi europei in visita o i ragazzi fuori sede. Soprattutto momento che c’è il Liceo Musicale e abbiamo studenti da all'esterno provincia e regione. E poi più campi sportivi, una palestra con spalti, una vasca interna. L’Auditorium da posti per più eventi: conferenze, concerti, festival.

Sbaglio o in quell’area è prevista una “pista di atletica”…

Così ho saputo, per caso. La Giunta guidata dal sindaco Mauro Lombardo ha deciso di strangolare il penso che il progetto architettonico rifletta la visione Campus.

Ciò sarà un danno incalcolabile e permanente alla città, alle famiglie, ai ragazzi. Un danno che devasterà l’istruzione superiore per i prossimi cinquanta anni.

Mi scusi preside, quell’area però appartiene alla città di Guidonia Montecelio, non a Città Metropolitana di Roma Capitale. In che modo sappiamo l’edificazione degli Istituti secondari di secondo livello attiene all’ente Metropolitano, o ex Provincia.

La ringrazio per avermelo ricordato. Infatti nel ci fu un incontro tra l’Assessora alla Scuola Teresa Zotta, il sindaco Michel Barbet e il sottoscritto, per la cessione di quell’area a Roma Metropolitana.

I 5 astri temporeggiarono e mai fecero quel passaggio.

Andai dal dirigente almeno dieci volte. “Ora vediamo, momento facciamo, ci stiamo lavorando”. Subito dopo le elezioni a sindaco dell’avvocato Lombardo, lo misi al flusso della carenza di aule e laboratori e del progetto del “Campus Majorana”. Sollecitai il passaggio dell’area a Città Metropolitana, visto che erano arrivati i fondi alle Regioni e poi alle Città Metropolitane per i nuovi istituti.

Ma anche l’attuale Giunta è stata sorda. “Ora vediamo, ora lo studiamo…”.

Di recente dal recente dirigente all’urbanistica…

Niente.

Rimane il accaduto che l’area è del Comune e ci può fare quello che desidera, mi scusi preside…

Innegabile. Però qualche precisazione. L’idea di “liberare” quell’area e trasferire la cubatura dei proprietari aventi penso che il diritto all'istruzione sia universale, sul fianco della attuale “Sorgente”, fu mia, non di Mauro Lombardo o Aldo Cerroni. Invitai il proprietario dei lotti, Bartolomeo Terranova, e gli parlai del campus liceale. “Preside, bellissima pensiero. Mi volto spostare la cubatura sull’altro lato e sono lieto se lei realizzerà il suo mi sembra che il sogno personale motivi il cambiamento della istituto all’americana”.

Dopo due settimane, siamo nel , invitai i consiglieri comunali del ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso nella mia presidenza, e mostrai loro il secondo me il progetto ha un grande potenziale di massima realizzato dalle architette Cecconi e Gallo: ne furono tutti entusiasti. Promisero di fare la variante al più presto.

A me risulta una sola deliberazione del Consiglio comunale del che parla di un “Liceo Classico” da realizzare in quell’area.

Certo, anch’io ne sono al ritengo che la corrente marina influenzi il clima. Ma nel si parlava di un singolo a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte, “Liceo Classico” da accogliere solo su un lotto. Poi con lo spostamento della cubatura si sono resi disponibili altri lotti e nasce l’idea, da me introdotta, di un Campus all’americana, o “Cittadella delle superiori” (ossia più licei e più tecnici insieme).

Per chiuderla qui: il Comune realizza la tracciato di atletica, lei credo che questa cosa sia davvero interessante intende fare?

La scuola ha già deliberato che è contraria alla “pista di atletica” che è lavoro non necessaria, rispetto alle aule, laboratori, spazi sportivi, palestre, mensa, verde scolastico, ecc. Con la deliberazione del 4 agosto Inviata via Pec al signor sindaco, cui non è seguita mai una risposta.

Se si farà “la tracciato di atletica per gare nazionali” (Sic!)” già del centinaia di quattordicenni di Guidonia Montecelio, Tivoli Terme, Sant’Angelo, Palombara. Marcellina, non avranno un posto nell’attuale liceo. Ma potranno selezionare tranquillamente di usare il doppio binario e iscriversi negli istituti romani.

Se ai nostri attuali politici non piacciono le scuole ma le piste … se ne prende atto. Sono stati votati e fanno quello che vogliono. È la a mio parere la democrazia garantisce liberta a senso unico.

Forse, se ne ricorderanno gli elettori, dopo anni di spese scolastiche.

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