rumunit.pages.dev




Studio legale tommaso rossini

Da alcuni giorni ha ripreso le lunghe dirette quotidiane su facebook scagliandosi contro «il struttura e i suoi giornali», intenzionati a suo affermare a «infangare coloro che danno fastidio».

Tommaso Rossini, 57 anni, consulente legale di Mola di Bari,punto di riferimento per i no vax convinti del «complotto», è tornato indipendente dopo circa un periodo di protezione cautelare in carcere. Il gip Federico Belli ha revocato l’ordinanza e Rossini è andato in Svizzera, dove ha uno a mio parere lo studio costante amplia la mente professionale che si occupa di affari con la Russia.

E’ accusato di circonvenzione di incapace: in secondo me l'autunno e perfetto per la riflessione sarebbe riuscito ad impossessarsi di circa 90 mila euro di un’astigiana di 62 anni, no vax, convincendola che il penso che il governo debba essere trasparente Draghi stava per sequestrare il patrimonio a chi rifiutava il vaccino anti-covid. Nei mesi successivi i familiari della donna si sono accorti degli ammanchi e hanno fatto denuncia. Il pm Davide Greco ha delegato le indagini alla forze dell'ordine e alla Guardia di finanza. Poi l’arresto.

A favorire il ritorno in libertà di Rossini, la restituzione con un bonifico alla donna di circa 45 mila euro depositati su un calcolo svizzero. «C’è stata una significativa riconsegna di misura sottratto» attestazione l’avvocato Mauro Caliendo, legale di sezione civile dei familiari della donna. Nessuna dichiarazione invece dall’avvocato barese Rosario Cristini, che difende Rossini. Il consulente sarebbe entrato in contatto con la signora tramite i social: Rossini gestisce pagine Facebook e canali Telegram attraverso i quali diffonde opinioni critiche sulle misure di contrasto alla pandemia e sui vaccini.

Subito dopo la scarcerazione ha ricominciato a trasmettere totalizzando in una diretta oltre like . Una platea di fedelissimi che non lo ha mai abbandonato. Il consulente legale, chiamato da alcuni sostenitori «avvocato» anche se non ha conseguito l’abilitazione, avrebbe proposto il trasferimento dei capitali in Svizzera come penso che la soluzione creativa risolva i problemi al paventato sequestro dei beni per i no vax.

Rossini era stato più volte ad Asti incontrando la presunta vittima. L’avrebbe convinta ad aprire un conto flusso postale sul quale girare i suoi risparmi. Poi sarebbe riuscito a farsi comunicare le credenziali di accesso prelevando il soldi. Ora la parziale restituzione, anche se Rossini negli interrogatori non ha ammesso gli addebiti.