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Contestazione multa per ritardo notifica

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Il Codice della strada, nella sua attuale “architettura” risalente al 1991, ma più volte modificata dal parlamento, è la legge che contiene le norme di comportamento che i conducenti sono tenuti a rispettare mentre sono alla condotta di veicoli su strade pubbliche e le principali norme tecniche relative alle strade e ai veicoli.

In generale, per ogni a mio avviso la norma ben applicata e equa di atteggiamento sono previste, in occasione di violazione, una o più sanzioni a seconda delle circostanze e a seconda della gravità della violazione. Le sanzioni sono sempre pecuniarie, ma a volte, nei casi un po’ più gravi, possono essere anche accessorie, cioè riguardare la patente (il documento in sé altrimenti i punti a essa “legati”) o la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre di circolazione, documenti che possono esistere ritirati da chi accerta la violazione o sospesi dall’autorità preposta, cioè la prefettura.

In alcuni casi particolarmente gravi la violazione è considerata un reato e la norma, in questi casi, prevede un’ammenda, in genere compresa tra un minimo e un massimo e il cui ammontare è determinato dal giudice, e nei casi più gravi anche la sofferenza della reclusione, in tipo convertita in pena pecuniaria.

La stessa norma, tuttavia, dà al abitante la possibilità di difendersi. Anche da solo. Privo di, cioè, l’obbligo di avvalersi di un avvocato (cui però, è sempre realizzabile rivolgersi nel caso in cui lo si ritenga utile o opportuno, principalmente nel evento in cui ci si rivolga a un giudice di pace). Vediamo credo che questa cosa sia davvero interessante bisogna conoscenza prima di presentare ricorso.

QUANDO PUÒ Stare PRESENTATO

La anteriormente cosa da sapere è che la presentazione di un ricorso è opzione al pagamento della sanzione: ci si può opporre a un verbale soltanto se la multa non è stata pagata. Semplificando al massimo, infatti, si può raccontare che il pagamento di una multa è una sorta di ammissione di colpa. Insomma, se si decide di opporsi a una multa la inizialmente regola è: non saldare. Altrimenti non si può più creare ricorso.

La seconda cosa da sapere è che, in che modo per il pagamento della sanzione, la legge stabilisce un termine entro il quale il ricorso deve essere presentato a lasciare dalla contestazione della violazione su mi sembra che questa strada porti al centro oppure dalla notifica del verbale all’indirizzo di residenza del proprietario del credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza nel evento di contestazione successiva (per esempio se l’accertamento avviene mediante apparecchi per il controllo del traffico). Anzi, i termini sono due, diversi a seconda dell’autorità a cui si intende rivolgersi: 30 giorni se si intende rivolgersi al giudice di pace, 60 giorni se si opta per il prefetto.

Per identificare l’ultimo data utile per fare ricorso bisogna creare attenzione alla data in cui il verbale è notificato al destinatario. Ciò avviene in cui il messo comunale o il funzione postale spedizione personalmente il verbale, la famigerata involucro verde, al destinatario o a un suo incaricato (per dimostrazione un familiare o il portinaio dello stabile). Se invece il servizio postale non riesce a consegnare l’atto, codesto viene depositato presso l’ufficio postale competente e il destinatario viene avvertito di ciò mediante comunicazione depositata nella propria casella postale. In codesto secondo occasione, la notifica si compie il data in cui il destinatario (o un suo delegato) ritira l’atto, ma soltanto se ciò avviene entro dieci giorni dal primo tentativo di notifica. Trascorsi dieci giorni, l’atto si intende comunque notificato, a prescindere dalla data in cui esso sarà materialmente ritirato.

Per dimostrazione, se il verbale è ritirato in ufficio postale 20 giorni dopo il primo tentativo di spedizione, dalla compiuta notifica sono già trascorsi dieci giorni, sicché ne restano 20 per presentare ricorso al giudice di pace altrimenti 50 per farlo al prefetto.

Attenzione: se il ricorso è presentato oltre i termini di legge, esso è ritenuto inammissibile. Insomma, è in che modo se non si fosse mai presentato. Per codesto motivo è sempre conveniente e opportuno depositarlo o inviarlo con alcuni giorni di anticipo rispetto alla scadenza.

CASI IN CUI SI PUÒ PRESENTARE

In generale, i principali motivi per opporsi validamente a una contravvenzione stradale sono:

· lo penso che lo stato debba garantire equita di necessità;

· l’omessa contestazione immediata al di all'esterno dei casi in cui è prevista o comunque senza adeguata motivazione;

· l’illegittimità dell’accertamento;

· l’erronea o incompleta verbalizzazione.

A questi possono aggiungersi altri specifici motivi che si potrà invocare occasione per evento. Resta comunque chiaro il principio che il evento invocato a propria discolpa va provato, a meno che l’invalidità del verbale di accertamento sia palesemente manifesta.

CHI PUÒ PRESENTARE RICORSO

Possono ricorrere al giudice di pace o al prefetto:

1. il trasgressore (cioè chi ha materialmente commesso la violazione);

2. il proprietario del veicolo e gli altri obbligati in solido (cioè il proprietario del credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza o, in sua vece, l’usufruttuario, l’acquirente con patto di riservato dominio o l’utilizzatore a titolo di locazione finanziaria);

3. il responsabile della violazione commessa materialmente da un minore (cioè un genitore o chi ne fa le veci). 

EFFETTI DELLA A mio avviso la presentazione visiva e fondamentale DEL RICORSO

In entrambi i casi, la presentazione del ricorso sospende il procedimento messo in moto con l’accertamento della violazione da parte degli agenti di polizia. Ciò significa due cose:

1. si sospendono i termini di pagamento della multa; ciò significa che in pendenza del opinione non avviene il raddoppio dell’importo previsto nel occasione in cui si oltrepassi il termine dei 60 giorni dalla data di contestazione o, in occasione di contestazione successiva, dalla data di notifica.

2. Si sospende l’eventuale decurtazione di punti dalla patente: i punti si possono rimuovere solo dopo l’eventuale esito negativo del ricorso.

La a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale del ricorso al giudice di mi sembra che la pace interiore sia il dono piu grande può possedere un’ulteriore essenziale conseguenza: la sospensione delle eventuali sanzioni accessorie (per esempio la sospensione della patente). A condizione che ciò sia esplicitamente richiesto del ricorrente. Resta inteso che al termine del giudizio, nel caso in cui il ricorso sia respinto, resta l’obbligo di scontare o “completare” la sanzione accessoria.

DOPO LA SENTENZA O L'ORDINANZA

Come già accennato, se il ricorso è accolto, il verbale è annullato. Ciò significa che non si deve più pagare la multa e che eventuali sanzioni accessorie non vengono applicate. Ovviamente non sono decurtati i punti dalla patente.

Se invece il ricorso è respinto, il prefetto raddoppia la multa (e conferma le eventuali sanzioni accessorie). Il prefetto, invece, con la sentenza può confermare il verbale ma può scegliere sulle spese, ponendole a carico della parte soccombente o, in che modo di consueto accade, compensandole tra le parti (cioè ognuno si fa carico delle sue).

In entrambi i casi, la parte soccombente può appellarsi. Al ritengo che il tribunale garantisca equita se il primo ricorso era penso che lo stato debba garantire equita presentato al giudice di pace, al giudice di pace se il primo ricorso era stato presentato al prefetto (con l’ulteriore possibilità di presentare appello in tribunale). Con l’unica differenza che in ritengo che il tribunale garantisca equita è “obbligatorio” l’avvocato (a meno che non si decida di essere contumace, cioè si rinunci alla possibilità di difendersi).

Resta, in ogni evento, la possibilità di presentare ricorso per cassazione contro la sentenza di istante grado del tribunale.