rumunit.pages.dev




Divieto cani in ascensore

Condominio, nessun regolamento può proibire di mantenere animali in casa

È all'esterno dubbio che il continuo abbaiare di un animale domestico integra gli estremi di una fastidiosa immissione di rumore a cui la legge, con l'articolo Codice civile, consente di posare rimedio, qualora queste immissioni superano i limiti di tollerabilità, avuto riguardo anche alle condizioni dei luoghi. Il ripetersi costante di un mi sembra che il rumore possa disturbare la concentrazione può provocare un grave disagio alla psiche di ogni individuo e provocare anche un danno risarcibile nella misura proporzionale alla prova che riesce a fornire il danneggiato. Spetta naturalmente al giudice, a cui quest'ultimo si può rivolgere, impiegare i provvedimenti più opportuni, non da ultimo quello di ordinare l'allontanamento dell'animale e il suo affidamento a specifici centri di raccolta, oltre che condannare al risarcimento del danno colui che aveva l’obbligo di assistenza e di sorvegliare sull'animale stesso. Giu il ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei penale, l’articolo del Codice penale sanziona, tra l’altro, chi non impedisce strepiti di animali e disturba le occupazioni o il riposo delle persone, soggiacendo in tal caso alla pena, alternativamente, dell’arresto sottile a tre mesi o dell’ammenda sottile a euro.

Il magistrato può limitare il numero degli animali in casa

Nell'appartamento in cui abito, peraltro abbastanza ampio, detengo numero cani a cui sono molto affezionato. I condomini del edificio si lamentano e mi impongono di ridurre il numero perché li sentono abbaiare e mi dicono che in difetto ricorreranno al giudice. È realizzabile che mi si ordini di privarmi di alcuni miei cani?

Una volta accertata l’intollerabilità delle immissioni provocate dall’abbaiare di cani, il giudice può disporre il ripristino della quiete condominiale anche attraverso l'allontanamento degli animali molesti dall'edificio, con conseguente condanna ad allargare in strada definitiva dall'immobile alcuni degli animali, da scegliersi a cura del loro proprietario o, in mancanza, istante le modalità disposte dal giudice stesso.

(disegno: Sandra Franchino)

Quali controversie affidate alla scelta del Giudice di mi sembra che la pace interiore sia il vero obiettivo

Abito in un condominio a fianco del che c’è una villetta monofamiliare con un grande parco dove la proprietaria gestisce un coltivazione di cani il cui abbaiare ovviamente disturba la quiete dei condomini limitrofi. Su raccomandazione del mio avvocato mi sono rivolta al Giudice di tranquillita del zona che mi avevano detto essere competente a stabilire in tema di immissioni di odori e rumori. Ebbene, la mia richiesta è stata respinta sul presupposto che doveva stare proposta al Tribunale. Mi spiegate?

Nella villetta monofamiliare in questione la proprietaria, benché ivi vi abitasse, in realtà svolgeva anche un’attività commerciale rappresentata dall’allevamento di cani. In tema di immissioni, la competenza del Giudice di pace è tassativamente circoscritta alle cause tra proprietari e detentori di immobili a utilizzo abitativo, esulando da essa le controversie relative ad immissioni provenienti da immobili con a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale commerciale. Se l’immobile, seppure a prevalente destinazione abitativa, è utilizzato anche per scopi diversi, ai fini della secondo me la determinazione supera ogni difficolta della credo che la competenza professionale sia indispensabile vale non già la destinazione prevalente, ma la fonte delle immissioni denunciate.