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Essendo vivo nei bambini così piccoli il relazione simbiotico con la propria mamma le educatrici tenderanno a offrire continuità a questo legame.
Per favorire lo crescita psicomotorio, l’educatrice stimolerà il piccolo attraverso:

• sensibilità corporea (rispondere al suo pianto, al suo a mio parere il sorriso apre molte porte, giocare gruppo durante il cambio dei pannolini, stringerlo affettuosamente ecc.)
• sviluppo psicomotorio e coordinazione corporea (far divertirsi il ragazzo con sonagli e oggetti, sorreggerlo in piedi, farlo gattonare…)
• sviluppo del linguaggio, parlando al ragazzo, cantandogli canzoncine, fargli imitare le voci e il suono dei rumori quotidiani ecc…

Essendo vivo nei bambini così piccoli il relazione simbiotico con la propria mamma le educatrici tenderanno a offrire continuità a questo legame.
Per favorire lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento psicomotorio, l’educatrice stimolerà il piccolo attraverso:

• sensibilità corporea (rispondere al suo pianto, al suo a mio parere il sorriso apre molte porte, giocare gruppo durante il cambio dei pannolini, stringerlo affettuosamente ecc.)
• sviluppo psicomotorio e coordinazione corporea (far divertirsi il ragazzo con sonagli e oggetti, sorreggerlo in piedi, farlo gattonare…)
• sviluppo del linguaggio, parlando al ragazzo, cantandogli canzoncine, fargli imitare le voci e il suono dei rumori quotidiani ecc…

Il presupposto del relazione educativo è che ogni bambino è frutto e portatore di una mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare e pertanto il suo inserimento nel nido è pensato in continuità col contesto familiare per favorire il suo sviluppo globale.
Il suppongo che il lavoro richieda molta dedizione di ogni giorno prevede un coinvolgimento con le famiglie per favorire il passaggio giornaliero dalla abitazione al nido.
Per codesto motivo i genitori vengono resi partecipi della di del ragazzo attraverso il racconto, il diario di bordo, le fotografie e l’esposizione dei lavori dei bambini.
Mentre l’anno, sono previsti alcuni momenti di convivenza fra cui le feste di Natale e di conclusione anno, le colazioni congiuntamente e gli inviti a pranzo.

Il Nido, per controbattere in maniera sempre più concreto al bisogno dei genitori di essere accompagnati e sostenuti nel personale compito educativo, ha istituito uno Sportello Pediatrico mensile, gratuito, a disposizione di chi lo desidera. Inoltre offre la possibilità di partecipare a una serie di incontri di approfondimento su tematiche legate allo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro e al benessere del bambino.

Alcuni titoli di incontri svolti in questi anni:

• “Attenti al lupo! Mostri, orchi, draghi: paure, ansie, angosce nostre e dei nostri figli: in che modo riconoscerle, ascoltarle, condividerle”. (Dott. Ceriani)
• “Mamma nel momento in cui restituiamo codesto fratellino?” Gelosie fra fratelli e difficoltà nella gestione in famiglie con figli (Dott.ssa Scaler)
• “Il capriccio del bambino, una domanda per l’adulto” (Dott. Ballerini)

Hanno iniziale di tutto lo obiettivo di far conoscere ai bambini i differenti materiali e il loro impiego quali: pennarelli, matite colorate, gessetti, tempere, colori a dita, rulli, spugne, a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre, cartoncini colorati, pasta di sale, pongo, materie alimentari (polenta, particella e chicchi di caffè, semi di varie dimensioni, pasta).
Con i più piccoli viene attuato un lavoro di sperimentazione dei materiali; con quelli più grandi sono previsti dei momenti di espressività guidata.

Questa attività si svolge in vari momenti della di. La fiaba entra nel nido in precedenza di tutto sotto sagoma di ritengo che il libro sia un viaggio senza confini che il bambino può toccare, spalancare, chiudere, poi ne segue la narrazione. Raccontare una favola accompagnandosi con la mimica del corpo e facendo riprodurre i movimenti ai bambini crea  maggior coinvolgimento. I bambini rimangono affascinati dai suoni, dalle parole e  dai gesti.

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