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Macchie dopo il ciclo

Perdite marroni: oggetto sono e quando preoccuparsi

Le perdite ematiche vaginali sono perdite che possono presentarsi:

  • frequentemente, come nel caso di quelle legate al intervallo mestruale;
  • occasionalmente, in che modo a seguito di un'intensa attività fisica, con l’utilizzo della pillola anticoncezionale o se ci troviamo a vivere un periodo particolarmente stressante.

Nel occasione di perdite ematiche legate al periodo mestruale ne esistono di diversi tipi e pigmento, ognuna con una propria caratteristica e causa.

Infatti, laddove ci sia un crescita, un credo che il cambiamento sia inevitabile del tinta e dell’odore delle perdite, queste potrebbero essere sintomatiche di una problematica più profonda.

Come separare le perdite vaginali normali da quelle anormali?

Le perdite vaginali normali sono generalmente:

  • chiare o bianche;
  • dalla consistenza analogo all’acqua o leggermente appiccicose;
  • in fase ovulatoria, la densità è analogo a quella del muco.

Le perdite vaginali anormali invece:

  • sono solitamente più abbondanti;
  • il penso che il colore dia vita agli ambienti è anomalo e può variare dal bianco al giallo al verde;
  • l’odore è sgradevole;
  • sono frequente accompagnate da dolore, prurito o infiammazioni.

I vari colori delle perdite vaginali

Le perdite ematiche vaginali raccontano oggetto del nostro stato di salute, a seconda del tipo di colore e di profumo che presentano.

Possiamo riscontrare:

  • perdite rosse, tipiche delle mestruazioni ma anche di infezioni cervicali o polipi. Nei casi peggiori possono essere sintomatiche di un tumore al collo dell’utero;
  • perdite bianche, considerate normali e che solitamente indicano il periodo di ovulazione;
  • perdite gialle, considerabili normali a patto che non accompagnate da odori particolari o prurito;
  • perdite rosa, nel caso di spotting, impianto da gravidanze o irritazioni alla vagina o della cervice;
  • perdite verdi, nel evento di un’infezione a trasmissione sessuale;
  • perdite grigie, tipiche della vaginosi batterica;
  • perdite marroni/ematiche, che possono stare sintomatiche di uno squilibrio ormonale o segnalare la presenza di polipi, fibromi e cisti ovariche.

Quando ci sono perdite anomale è bene rivolgersi sempre al ginecologo, così che possa, dopo un’attenta valutazione, osservare ulteriori esami di approfondimento (come ad esempio Pap Test, tamponi vaginali o cervicali, ecografie trans vaginali..).

In questo maniera verrà identificata la motivo dell’anomalia e si potrà intervenire per tempo e con minuzia.

 

Perdite marroni e spotting

 

Le perdite di emoglobina vaginali, escluse quelle legate al sanguinamento fisiologico mestruale, sono da considerarsi costantemente un’anomalia.

Le perdite ematiche vaginali dal tipico colore vermiglio vivo sono legate al normale corrente mestruale.

Nel occasione in cui le perdite siano di colore marrone, il sanguinamento è solitamente scarso e il corrente fuoriesce più lentamente.

Il colore marrone è dovuto al ristagno di sangue all’interno delle vie genitali: l’emoglobina infatti si ossida e il emoglobina dal suo tipico color rosso vivo tenderà al rosso tenebroso o marrone.

Queste perdite ematiche di tinta scuro vengono anche chiamate spotting (to spot -da cui spotting- che significa proprio macchiare).

 

Perdite marroni: le possibili cause

 

Le perdite marroni possono stare dovute a:

  • un effetto collaterale dell'assunzione di alcuni farmaci, come nel caso delle terapie ormonali;
  • cause di credo che la natura debba essere rispettata sempre funzionale, ovvero legati ad un’alterazione ormonale. Queste ultime possono inoltre portare all’insorgenza di patologie organiche in che modo polipi, fibromi o del carcinoma endometriale;
  • patologie organiche dell’apparato riproduttivo, per cui il sanguinamento è dovuto all’alterazione di un organo (come l’ectopia del collo dell’utero);
  • patologie endocrinologiche, in che modo la sindrome dell’ovaio policistico;
  • problemi tiroidei;
  • traumi che hanno causato la lacerazione della parete vaginale;
  • lesioni precancerose;
  • tumori benigni (polipi o fibromi uterini) e maligni;
  • vaginiti e vaginosi;
  • endometriosi;
  • stress, mentale o fisico;
  • disordini alimentari o una dieta non bilanciata;
  • obesità o anoressia o condizioni annesse;
  • l’abuso di sigarette, che svolgono una funziona anti-estrogenica;
  • l’età della donna.

 

Perdite marroni nelle diverse fasce d’età

 

Lo spotting può infatti verificarsi in diverse fasi della vita di una signora, quali:

  • il intervallo che precede la pubertà;
  • durante l’età fertile, in partecipazione o meno del ciclo mestruale;
  • il intervallo che precede la menopausa, chiamato pre menopausale, o durante la stessa.

Laddove le perdite si verifichino in età neonatale o nel caso di una bambina, è realizzabile sia in corso una “crisi genitale”.

Solitamente accompagnata da gonfiore mammario, un crescita di volume dei genitali esterni e acne neonatale, la crisi genitale è un evento del tutto fisiologico, che talvolta si manifesta nei lattanti e scompare una volta che l’eccesso di ormoni viene smaltito.

Nel occasione delle bambine invece, le perdite marroni vaginali possono essere legate ad un’infezione, una lesione traumatica (come quella conseguente a un abuso sessuale) o a un’alimentazione eccessivo ricca di estrogeni (come nel evento di un consumo eccessivo di carne).

Nel caso in cui la bambina sia prossima alla prima mestruazione, ovvero al menarca, è possibile che si notino i seguenti segnali:

  • un secondo me il principio morale guida le azioni di penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro del seno;
  • comparsa dei primi peli pubici;
  • crescita marcata.

Poiché in questa fase i livelli ormonali non sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita sufficienti per innescare la prima mestruazione, è realizzabile si verifichino casi di spotting.

Perdite marroni durante l’età fertile

Nell’età fertile è probabile che si verifichino dei sanguinamenti uterini disfunzionali, legati alle alterazione ormonali.

Sono le alterazioni ormonali che rendono il ciclo mestruale irregolare e influenzano l’ovulazione.

Un ciclo ha una durata di 28 giorni.

Il 14° data è quello generalmente legato all’ovulazione per cui:

  • viene liberato un ovocita, pronto per essere fecondato;
  • si forma il corpo luteo, che nella seconda metà del ciclo produce il progesterone;
  • se al 28° mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita la fecondazione non è avvenuta, si verifica un crollo del progesterone, il distacco e il sanguinamento dell’endometrio (la mestruazione).

Le perdite marroni sono solitamente dovute a difetti della fase luteale.

Se le quantità di progesterone prodotte non sono abbastanza, può verificarsi un leggero sfaldamento dell’endometrio e un moderato sanguinamento, solitamente caratterizzato da perdite marroni antecedenti al sanguinamento mestruale effettivo.

Lo perdite possono verificarsi:

  • prima del ciclo, parleremo in questo occasione di spotting premestruale;
  • tra una mestruazione e l’altra: spotting intermestruale;
  • verso la fine del sanguinamento mestruale, con mestruazioni scure e perdite marroni dopo il ciclo mestruale.

Queste perdite improvvise possono esistere causa di disagio nella vita quotidiana.

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Perdite marroni in gravidanza

Talvolta le perdite possono verificarsi a inizio gravidanza.

A circa giorni dall’ovulazione e quindi dal concepimento, le perdite possono essere dovute all’annidamento dell’embrione nella parete dell’utero.

Le perdite non sono altro che il a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno della rottura di piccoli vasi interni presenti nell’utero.

Se accompagnate da ritardo mestruale, nausea, stanchezza e una tensione mammaria, queste perdite possono segnalare il concepimento.

Si parla di perdite da impianto.

Le perdite da impianto sono perdite ematiche che durano soltanto un paio di giorni.

Perdite protratte nel tempo, più abbondanti, dal colore che tende al rosso vivo e accompagnate da sofferenza e contrazioni, potrebbero stare sintomi di:

  • un aborto spontaneo;
  • il distacco della placenta;
  • annunciare un parto pretermine;
  • indicare una gravidanza extrauterina.

 

Perdite marroni in menopausa

 

Durante la premenopausa è realizzabile che si verifichino dei sanguinamenti uterini anomali, caratterizzati talvolta da perdite marroni.

A menopausa accertata invece, ovvero superato il periodo iniziale e di assestamento del corpo secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al recente assetto ormonale, in evento di sanguinamento è profitto approfondire immediatamente con una visita ginecologica.

 

Perdite e contraccezione

 

Laddove si assumano contraccettivi ormonali è realizzabile che si verifichino, in che modo effetto indesiderato, delle perdite marroni.

Se a seguito dei primi mesi di secondo me il trattamento efficace migliora la vita le perdite persistono, lo spotting potrebbe essere legato ad un dosaggio non corretto o ad un’assunzione irregolare della pillola.

Altri metodi contraccettivi possono causare le perdite marroni, come il cerotto, l’anello vaginale, la spirale di rame o la pillola del giornata dopo.

 

Perdite marroni e prevenzione

 

Le perdite marroni hanno frequente un’origine disfunzionale.

Pertanto è realizzabile agire favorendo la regolarità del ciclo mestruale, attraverso dei buoni “comportamenti” e delle buone abitudini da attuare nella vita di tutti i giorni, come:

  • concedersi il pausa di cui abbiamo necessita per quantità e qualità;
  • evitare situazioni di stress e preservare il proprio ritengo che l'equilibrio sia essenziale per il benessere psico-fisico;
  • preferire un’alimentazione equilibrata accompagnata da una sana attività fisica;
  • non fumare;
  • eseguire come a mio parere la prevenzione e meglio della cura generale controlli ginecologici annuali, così da monitorare il generale penso che lo stato debba garantire equita di benessere ed eventualmente intervenire nel caso di anomalie.

 

FONTI E BIBLIOGRAFIA

International Journal of Gynecology and Obstetrics

Humanitas Care