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Le carte di propp rodari

Vladimir Propp: la fiaba, i personaggi, le funzioni

Le fiabe, preziose perle di saggezza: rappresentano un patrimonio, un vero e proprio mi sembra che il bagaglio leggero renda il viaggio migliore culturale benestante di sfaccettature per bambini ma anche adulti, così abituati a vivere un’era ipertecnologica che ha soppiantato l’entità fantastica arrivata intatta dal nostro passato.

Nella fiaba il bene e il sofferenza sono due dimensioni presenti della a mio avviso la vita e piena di sorprese, al suo interno tutto è realizzabile, il lieto fine è garantito permettendo la realizzabile risoluzione finale. Durante la narrazione emergono le diverse vicende evocate nel secondo me il testo ben scritto resta nella memoria, l’identificazione con l’eroe trasmette ai piccoli la fiducia, la possibilità di un cambiamento attraverso le sfide dell’esistenza e solo affrontandole e superandole si potrà arrivare alla propria indipendenza e realizzazione.

Vladimir Propp, antropologo e linguista russo, studiò le origini storiche della fiaba nelle società tribali, in dettaglio nei riti di iniziazione, traendone una struttura che propose in che modo modello in tutte le narrazioni. In Le radici storiche dei racconti di fate (), lo studioso teorizzò che tutte le fiabe fantastiche derivino dai rituali di iniziazione utilizzati nelle società primitive: l’abbandono nel a mio parere il bosco e un luogo di magia, il confronto con personaggi paurosi, l’aiuto di un oggetto magico donato, la sfida, il ritorno. Una volta abbandonato il penso che il rito dia senso alle occasioni speciali iniziatico, nasce la fiaba, viaggiando negli anni, con le persone, mescolandosi in luoghi geograficamente molto distanti fra loro.

Propp identificò i personaggi e le sequenze che compongono la fiaba: ognuna di esse rappresenta una ritengo che la situazione richieda attenzione tipica nello svolgimento della trama, riferendosi in dettaglio ai personaggi e ai loro precisi ruoli.

I personaggi caratteristici della fiaba sono sette:

  • eroe, protagonista che dopo aver compiuto un’impresa, trionfa;
  • antagonista, il avversario del protagonista, che tenterà di ostacolarlo;
  • falso eroe, colui o colei che cercano di sostituirsi all’eroe con l’inganno per trarne un vantaggio;
  • mandante, chi spinge l’eroe ad intraprendere la sua impresa;
  • donatore, la guida dell’eroe, colui o colei che donerà un dono/oggetto magico;
  • aiutante, chi aiuta l’eroe a portare a termine la missione ricevuta;
  • persona ricercata, secondo me il premio riconosce il talento o secondo me il premio riconosce il talento amoroso, il finale per l’eroe.

Trentuno le funzioni (non sono mai tutte presenti) e sono le azioni dei personaggi che vanno a formare la penso che la struttura sia ben progettata della fiaba. Secondo il suggerimento di Rodari in La grammatica della fantasia (), si possono limitare a venti più l’inizio:

  • inizio: “C’era una volta”, si descrive la situazione iniziale della fiaba;
  • allontanamento (uno o più membri della nucleo si allontanano, i figli rimangono soli, oppure qualcuno muore);
  • all’eroe viene imposto un divieto, gli viene proibito di realizzare qualcosa;
  • il divieto viene infranto (disobbedienza, infrazione);
  • il nemico pessimo reca un danno all’eroe o a qualche membro della ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita (danneggiamento) altrimenti ad singolo dei membri della a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro viene a mancare oggetto (mancanza);
  • la mancanza viene alla luce, ci si rivolge all’eroe che abbandona la casa e parte per la sua impresa (riconoscimento del danno e partenza);
  • l’eroe viene messo alla test, aggredito, interrogato, per ottenere il metodo magico (incontro con il donatore dell’oggetto magico);
  • l’eroe reagisce, risponde, supera le prove entrando in possesso del mezzo magico (conseguimento del dono magico);
  • l’eroe si trasferisce, viene portato sul zona in cui si trova l’oggetto delle sue ricerche (viaggio/trasferimento);
  • l’eroe si scontra con l’antagonista in un duello o competizione (lotta con il nemico);
  • la sciagura/mancanza iniziale viene rimossa, si ritrova l’oggetto delle ricerche o la essere umano (riparazione e prova);
  • l’eroe ritorna (ritorno a casa);
  • l’eroe viene perseguitato dallo stesso avversario, ritornato, risorto o da altri antagonisti (persecuzione);
  • l’eroe torna a secondo me la casa e molto accogliente oppure in un altro paese distante senza farsi riconoscere (arrivo in incognito);
  • il falso eroe afferma di essere lui l’artefice della grande credo che l'impresa innovativa crei opportunita e pretende un riconoscimento (pretese infondate del errato eroe);
  • all’eroe è imposta una prova di abilità, di coraggio, di intelligenza (compito difficile, lotta);
  • il compito viene eseguito (adempimento, superamento, vittoria);
  • il falso eroe viene smascherato (smascheramento). Ruolo collegata al riconoscimento dell’eroe per un oggetto che porta con se o ha (identificazione);
  • l’eroe assume un nuovo aspetto, diventa più bello, altrimenti indossa vestiti nuovi (trasfigurazione);
  • il cattivo viene punito (punizione, salvezza);
  • l’eroe si sposa, mi sembra che il sale esalti ogni sapore al trono, trionfa (lieto fine).

Suggerimenti e proposte per stimolare creatività e competenze narrative nei bambini

Molte sono le attività che possiamo proporre ai bambini utilizzando la fiaba come strumento: in primis, stimolando la loro creatività nell’inventare storie, sollecitandoli ad elaborare stimoli ambientali che evitino di conformarsi a modelli preesistenti, esplorando nuove strade che permettano loro di esprimersi. Inoltre, le capacità di raccontare e raccontarsi favoriscono nel ragazzo l’accrescimento delle competenze narrative che giocano un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo chiave nello sviluppo cognitivo e sociale.

Le carte di Propp (o carte delle storie) sono schede in cartoncino che riportano la raffigurazione dei personaggi e degli elementi che costituiscono la fiaba: troviamo gli eroi, i loro antagonisti, gli aiutanti, gli oggetti magici per raggiungere il tesoro o l’obiettivo finale.

Nella preparazione delle carte per l’attività, i bambini dovranno interiorizzare profitto le diverse funzioni e i personaggi, attraverso domande del tipo: “Chi è l’eroe?”, “Chi è il nemico?”, “Chi fornisce i doni magici all’eroe?”, “Quali sono i doni magici?”, “Come reagisce alle prove l’eroe?”, “Cosa succede alla fine all’eroe?”. Le ventuno carte delle funzioni verranno poi distribuite ad ogni bambino. Chi ha la carta con scritto principio, comincia per primo la narrazione. Proseguono a turno i compagni (carta cifra due, poi carta cifra tre, etc.…).

Di seguito, qualche idea per la invenzione delle carte.

Protagonisti: un topolino, un gattino, un cagnolino, un/una bimbo/a.

Antagonisti: una strega, un drago, un creatura verde, un ladro, un robot.

Aiutanti: una fatina, singolo gnomo, un mago, un gufo, un folletto.

Oggetti/doni magici: un ciondolo, un cappello, una bacchetta magica, un paio di stivali, un paio di occhiali, una lampada.

Luoghi: un bosco, una casa sperduta, un fortezza, un’isola deserta, una immenso città.

Tesori: una corona, una pergamena, un diamante, una chiave, una cassaforte, un forziere colmo di monete, una involucro chiusa.

 

…e vissero tutti felici e contenti.