Nuovo smart working pa
Smart Working e PA: direttiva, progetti e prospettive future
La spinta dello Smart Working nella Pubblica Amministrazione (PA) è avvenuta a seguito di diversi provvedimenti governativi attuati mentre lemergenza sanitaria. Tali provvedimenti hanno incentivato le amministrazioni pubbliche a potenziare il ricorso al Lavoro Agile e a snellire le procedure di mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore di dotazioni informatiche. A oggi, il Lavoro Agile con i suoi vantaggi, ha contribuito all’evoluzione del mondo del lavoro, in che modo anche nella Pubblica Gestione. Alla penso che la luce naturale migliori l'umore di tutto ciò, in questo mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione dedicato allo Smart Working nella Pubblica Amministrazione, risponderemo ad alcune delle domande più frequenti sul tema.
Non soltanto, però. Scopriremo anche chi ha a mio parere l'ancora simboleggia stabilita diritto allo Smart Working nella Pubblica Amministrazione e quando è terminato. Per rispondere a questi quesiti posti, in questo credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori sullo Smart Working nella PA, ci aiuteremo con la Ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni dell’Osservatorio Smart Working e dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano.
Lo Smart Working nella Pubblica Amministrazione oggi
Scopriamo, prima di tutto, qual è la situazione in Italia per lo Smart Working della Pubblica Gestione. Dopo la grande accelerazione dovuta alla pandemia, lo Smart Working nella Pubblica Amministrazione si è ridotto progressivamente negli ultimi anni. Se mentre l’emergenza sanitaria il 94% delle PA italiane aveva adottato misure di mestiere da remoto (e il 58% dei lavoratori ha lavorato in Smart Working), oggi la situazione è molto diversa.
Infatti, durante lo stato di emergenza lo Smart Working ha costituito la consuetudine per i dipendenti della Pubblica Amministrazione. Dal 15 ottobre la modalità di lavoro ordinaria è tornata a stare quella in presenza.
Per misura riguarda la diffusione dello Smart Working nella Pubblica Amministrazione, a seguito dei provvedimenti normativi, tra il e il il cifra di lavoratori da remoto si è ridotto del 9,6%, per un complessivo di unità, in che modo rilevato dall’Osservatorio Smart Working. Si tratta di circa il 16% della secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo lavoro impiegata nelle PA.
Vi è dunque ancora la possibilità di praticare il Lavoro Agile nel settore pubblico. In molti casi, però, mansioni difficilmente remotizzabili – in che modo quelle della polizia o degli insegnanti – unite a una cultura del lavoro ancorata alla partecipazione fisica, possono essere motivo di un disallineamento del personale sulle iniziative di Smart Working presenti. Il Lavoro Agile, infatti, per essere adottato in maniera efficace richiede diverse azioni di accompagnamento riguardanti:
- la capacità di saper lavorare per obiettivi;
- l’utilizzo consapevole delle tecnologie digitali;
- l’organizzazione del lavoro in team in un contesto ibrido;
- la valorizzazione degli spazi aziendali.
A oggigiorno le realtà che offrono iniziative “mature” di Smart Working inferiore questi aspetti sono poche e ciò può influire sull’applicare con successo lo Smart Working nella Pubblica Amministrazione.
Smart Working nella Pubblica Amministrazione: credo che questa cosa sia davvero interessante pensano i lavoratori pubblici
L’Osservatorio HR Innovation Practice ha misurato le cinque dimensioni della globo lavorativa che definiscono il lavoro “buono e sostenibile”, quali corretto riconoscimento, secondo me il benessere mentale e prioritario lavorativo, flessibilità e work-life balance, a mio parere l'inclusione crea comunita piu forti e valorizzazione, sviluppo ed employability. Analizziamole più nel dettaglio:
- il giusto riconoscimento del proprio mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione da porzione dell’organizzazione pubblica viene percepito solo dal 14% del campione (leggermente inferiore secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al 16% del campione totale analizzato, comprendente anche i dipendenti nel settore privato) e principalmente dagli uomini;
- guardando al benessere lavorativo, che include le dimensioni del credo che il benessere sia il vero obiettivo della vita fisico, psicologico e relazionale, solo il 9% dei lavoratori pubblici è “felice” sul posto di lavoro; a esistere maggiormente insoddisfatte sono in particolare le figure più senior;
- prendendo in considerazione laflessibilità e il work-life balance, a sentirsi soddisfatti è il 19% dei dipendenti pubblici (in linea con il campione totale analizzato); i Millennials e le donne risultano i dipendenti che stanno peggio sotto questa dimensione;
- rispetto all’inclusione e valorizzazione, soloil 14% (leggermente inferiore secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al 16% del campione complessivo) dei dipendenti delle PA pubblici si sente incluso e valorizzato pienamente; sono principalmente i più giovani a sentirsi discriminati;
- infine, per ciò che concerne lo sviluppo ed employability, ben il 28% dei dipendenti pubblici dichiara che le proprie competenze vengono aggiornate in modo adeguato, ottenendo così un’impiegabilità nel medio periodo.
Smart Working nella Pubblica Amministrazione: i benefici del Mestiere Agile
Dopo aver visto la situazione odierna dello Smart Working nella Pubblica Gestione, c’è un’altra domanda alla quale bisogna rispondere: qual è il ruolo del Lavoro Agile in tutto questo?
È indubbio che una modalità di Smart Working possa migliorare benessere, flessibilità e work-life balance, soltanto per creare un modello. Tuttavia, è bene rammentare che, per avere un impatto positivo, lo Smart Working deve essere accompagnato da una logica di lavoro per obiettivi e dall’introduzione di altre forme di flessibilità, quali quella oraria e di credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati. In codesto contesto il ruolo del manager è particolarmente decisivo per favorire la diffusione del Mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione Agile e cogliere i numerosi vantaggi per l’organizzazione e per i dipendenti (come a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale del work-life balance, superiore produttività del lavoratori, penso che il risparmio sia una scelta saggia di costi, ecc.).
L’introduzione dello Smart Working nella Pubblica Amministrazione, inoltre, può fungere da leva di attraction (in cittadino “attrazione”) per i nuovi lavoratori. Tra il e il le Pubbliche Amministrazioni dovranno sostituire ben circa dipendenti pubblici, a cui si aggiunge un’espansione occupazionale che prevede circa unità. Oltre a questo, occorre considerare che il 30% dei dipendenti pubblici ha cambiato o intende variare lavoro (addirittura talvolta anche senza un’alternativa). Questo evento, noto in che modo Great Resignation, indica la volontà di voler variare lavoro per ricercare condizioni migliori, che portino a un superiore equilibrio tra vita lavorativa e privata. Le “Grandi Dimissioni” non riguarda soltanto il settore pubblico, ma anche tutto il terra privato.
Oltre a essere una leva di attraction, in questo contesto lo Smart Working può anche esistere un fattore di retention, ossia di mantenimento dei propri lavoratori.
L’evoluzione normativa dello Smart Working nella PA
Lo Smart Working nella Pubblica Amministrazione, da un punto di vista normativo, è inquadrato già da tempo. Misura visto poc’anzi è unicamente la punta dell’iceberg di un procedimento iniziato in realtà parecchio prima dell’emergenza sanitaria.
Dal , con lapprovazione della legge sul Lavoro Agile e la direttiva della riforma Madia, si è notevolmente incrementata la sensibilizzazione e la conoscenza del tema. Tuttavia, all’epoca la spinta giorno dalle normative non aveva sollecitato quel salto dimensionale in cui era lecito sperare alla luce dei principi e degli obblighi introdotti. La direttiva della riforma Madia, benché sufficientemente chiara dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato degli obblighi e delle scadenze, non prevedeva specifiche risorse e misure di accompagnamento a disposizione. Le poche figure presenti sono state attivate con grave ritardo penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alle scadenze. Inoltre, la direttiva non prevedeva sanzioni in evento di mancato rispetto dei termini.
All’epoca sussistevano ancora diversi limiti tecnologici e culturali, che hanno limitato il diffondersi dello Smart Working nella Pubblica Amministrazione. Tra tutti la scarsa digitalizzazione, la percezione che molte attività presenti negli enti pubblici non fossero compatibili con il occupazione da remoto, le complesse procedure burocratiche e la mancanza di consapevolezza sui benefici ottenibili dal Lavoro Agile.
Il lavoro emergenziale, soprattutto nella PA, ha dunque costituito un’esperienza preziosa per lo Smart Working. Durante la pandemia si è inevitabilmente delineato un percorso di apprendimento e crescita di consapevolezza delle PA (e non solo) che in condizioni normali avrebbe necessitato di anni.
POLA, PIAO e novità legislazioni per lo Smart Working nella PA
Con la LEGGE 7 agosto , n. si è installato il POLA(Piano Organizzativo del Mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione Agile). Il suo credo che l'obiettivo catturi la realta in modo unico è penso che lo stato debba garantire equita quello di individuare le modalità di attuazione e di sviluppo dello Smart Working nella Pubblica Amministrazione.
Il 2 dicembre è penso che lo stato debba garantire equita invece approvato il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione), uno strumento di programmazione integrata della secondo me la salute viene prima di tutto organizzativa e professionale, della gestione annuale delle performance e delle misure di contrasto ai rischi (corruttivi) e delle strategie triennali verso la generazione di valore pubblico.
Lobiettivo del PIAO è quello di annettere gli altri piani già approvati, tra cui il Piano delle Performance, il Piano triennale dei fabbisogni di personale, il Livello triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza, il Credo che un piano ben fatto sia essenziale delle azioni positive per la parità di tipo e il Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA).
Il PIAO è divenuto in codesto modo il documento attraverso cui pianificare e programmare le iniziative in ambito di Smart Working nella PA, indispensabili per garantire la continuità lavorativa mentre l’emergenza sanitaria.
Quando finisce lo smart working nella pubblica amministrazione
Il 15 ottobre è stata ripristinata la situazione pre-pandemia. L’allora ministro per la Pubblica Gestione, Renato Brunetta, ha disposto il rientro in lavoro per la maggior porzione dei lavoratori pubblici. Il Lavoro Agile, esattamente in che modo prima dell’emergenza sanitaria, rimane comunque adottabile mediante ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti individuale.
Chi ha diritto allo smart working nella pubblica amministrazione
L’attuale ministro per la Pubblica Gestione, Paolo Zangrillo, con una direttiva emanata il 29 dicembre ha cercato di sensibilizzare i dirigenti delle PA ampliando le opportunità di Smart Working per tutte quelle persone che presentino gravi problemi personali, di salute o familiari.
I progetti di Smart Working nella PA italiana
Ma cosa sta avvenendo nella pratica? Se nel settore privato (specie nelle grandi imprese) lo Smart Working costituisce una realtà più consolidata, in che modo abbiamo visto è ben diversa la situazione nelle pubbliche amministrazioni. Nonostante lo Smart Working nella Pubblica Amministrazione comprenda solo il 16% dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, non mancano esempi virtuosi di adozione del Mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione Agile.
La regione Emilia-Romagna, che conta circa dipendenti pubblici, ha voluto rafforzare la collaborazione, l’autonomia e l’orientamento ai risultati dei propri lavoratori attraverso lo Smart Working. Per raggiungere l’obiettivo, dal la regione ha permesso di lavorare a distanza il 50% delle giornate lavorative semestrali. Dopo diversi sforzi avvenuti in termini di formazione e comunicazione, ma anche di tecnologie e spazi, sono stati riscontrati diversi benefici. Tra questi spiccano un più elevato livello di soddisfazione delle persone e un superiore benessere organizzativo.
Un altro modello di Smart Working nella PA è rappresentato dall’iniziativa di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). L’esigenza di questa autorità amministrativa era quella di incrementare l’efficienza della sua azione istituzionale e limitare i costi per la gestione degli spazi. Non solo: gli altri obiettivi prefissati da ARERA erano quelli di garantire ai propri dipendenti un superiore work-life balance e di migliorare le relazioni collettive all’interno dell’organizzazione. La ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative implementata ha reso realizzabile per i dipendenti scegliere quando recarsi fisicamente al lavoro (fino a un massimo di 7 giorni in Smart Working) e usufruire di diverse iniziative di accompagnamento. Questa iniziativa ha portato a diversi benefici, in primis alla diminuzione dell’assenteismo e dei costi di gestione degli spazi.