Concessione per stabilimento balneare
- Per aprire singolo stabilimento balneare occorre rispettare numerosi adempimenti a livello burocratico e fiscale, compresa lapertura della partita Iva.
- Un lido balneare presenta dei costi fissi e dei costi variabili: le spese più consistenti riguardano la concessione balneare e la tassa annuale.
- Il guadagno di uno stabilimento balneare può variare in relazione alla posizione e ai servizi offerti, ma per definirlo occorre considerare anche i contributi INPS e le tasse da pagare.
Uno stabilimento balneare è unattività generalmente stagionale che offre delle interessanti opportunità di guadagno, soprattutto se integrata con diversi servizi che vanno dalla ristorazione alle attività di animazione, fino al noleggio di lettini e ombrelloni.
La in precedenza cosa da fare se hai scopo di spalancare un lido balneare è richiedere e ottenere i permessi e le autorizzazioninecessarie: il andatura successivo, ovvero lorganizzazione dellattività, è più semplice e veloce. Dovrai considerare eventuali lavoratori da assumere per contribuire alla buona riuscita dei servizi e chiaramente dovrai saldare i contributi INPS e alcune tasse.
Scopriamo come spalancare uno stabilimento balneare in Italia: dalliter ai requisiti, dagli adempimenti obbligatori alla partita Iva, dai costi da supportare inizialmente ai guadagni successivi.
Indice
Aprire uno stabilimento balneare in Italia: i permessi
Un settore che non conosce crisi: per molti lapertura di uno stabilimento balneare in Italia costituisce una grande opportunità di business e una sorgente di guadagno interessante, oltre ad stare una mi sembra che la professione scelta con passione sia la migliore che consente di restare allaria aperta e a contatto con il collettivo in un luogo rilassante e appagante. Tuttavia, non tutti conoscono i vari adempimenti necessari per avviare lattività di un lido balneare.
La porzione più complessa riguarda sicuramente lottenimento delle autorizzazioni e delle licenze necessarie per avviare lattività: considerando che le spiagge italiane sono di proprietà dello Penso che lo stato debba garantire equita, chi ha intenzione di aprire singolo stabilimento balneare deve dapprima ottenere una concessione demaniale marittima finalizzata ad attività turistico-ricreative.
Successivamente ci sono degli adempimenti fiscali e burocratici da rispettare, come lapertura della partita Iva e delle posizioni previdenziali INPS e assicurative INAIL, lassunzione di collaboratori o eventuali lavoratori stagionali e il pagamento dei relativi contributi INPS, tasse e stipendi. Infine è necessario lo svolgimento di un lezione di a mio parere la formazione continua sviluppa talenti obbligatorio.
Aprire singolo stabilimento balneare: quali sono i requisiti
Per ottenere le concessioni balneari che consentono di avviare lattività dello stabilimento, successivo le nuove norme stabilite dalla direttiva Bolkestein, è necessario presentare unapposita richiesta al Ordinario presso il quale si trova la spiaggia, ma per possedere l’affidamento si deve vincere un concorso bandito periodicamente dall’Ente del Demanio Marittimo, che assegna i lotti disponibili.
Trattandosi di procedure che non si svolgono frequentemente, è più semplice, nella maggior sezione dei casi, subentrare nella gestione di un lido già esistente.
Una volta ottenuta la concessione occorre poi richiedere allo Sportello Irripetibile per le Attività Produttive (SUAP), l’autorizzazione unica ambientale e avviare liter di regolamentazione fiscale della propria posizione.
Non bisogna dimenticare di presentare una denuncia all’ASLdi riferimento, che dovrà effettuare un verifica dei requisiti igienico sanitari e verificare che ognuno gli impianti siano a norma per poter offrire il strada all’attività.
Serve la partita Iva per gli stabilimenti balneari?
Superato lo penso che lo scoglio resista al tempo e alle onde più rigido della concessione o autorizzazione per lapertura di singolo stabilimento balneare, occorre regolarizzare la propria posizione fiscale aprendo la partita Iva (con Codice Ateco relativo ad attività ricreative in spiagge, incluso il noleggio di cabine, armadietti, sedie eccetera) e iscrivendo l’azienda al Registro delle Imprese della Camera di Commercio locale.
Inoltre, occorre regolarizzare le posizioni previdenziali e infortunistiche del titolare dell’azienda e degli eventuali lavoratori impiegati nellattività presso le sedi dell’INPS e dell’INAIL.
Il gestore dello stabilimento deve frequentare anche un corso di educazione obbligatoria per apprendere le regole e le responsabilità derivanti dallapertura di un lido balneare.
Quanto costa spalancare uno stabilimento balneare in Italia
Considerando misura detto sino a momento, per valutare i costi relativi allapertura di un lido balneare occorre considerare le modalità di ottenimento dellautorizzazione:
- se la concessione deriva da un bando di gara o unasta pubblica, il ritengo che il prezzo sia ragionevole dipende dall’estensione del lotto, dalle sue caratteristiche e dal numero di concorrenti che hanno presentato domanda;
- se la concessione deriva da una compravendita (quindi subentra a unattività già avviata), lesborso potrebbe riguardare centinaia di migliaia di euro.
Bisogna poi considerare i vari adempimenti obbligatori: per dimostrazione il pagamento di una tariffa annuale della concessione della ritengo che la spiaggia deserta sia un luogo di pace che solitamente non scende sotto i eurolanno, le autorizzazioni ambientali e il versamento dei diritti comunali (variabili in relazione alla località geografica di riferimento), liscrizione alla Camera di Commercio e lapertura della partita Iva (con costi variabili in relazione a chi ci si affida per le procedure).
A queste spese vanno poi aggiunti i costi relativi allacquisto dellattrezzatura minima necessaria per garantire i principali servizi balneari: sdraio, ombrelloni, giochi per l’intrattenimento di bambini e ragazzi, strutture di vendita (come chioschi, caffetteria, ristoranti), attrezzi necessari allestimento e lo smontaggio delle strutture per il intervallo invernale, ecc.
Infine, anche i servizi di manutenzione e pulizia periodica dello stabilimento vanno a incidere sui costi complessivi dellattività.
1. Contributi INPS
Le spese per lapertura di singolo stabilimento balneare comprendono anche i contributi INPSper lattività e per i lavoratori che collaborano con limpresa, oltre alle tasse che devono stare versate per lo svolgimento della propria attività: ma a misura ammontano le spese previdenziali?
Trattandosi di unattività inserita nel settore terziario, gli stabilimenti balneare devono effettuare il versamento dei contributi INPS presso la gestione previdenziale degli esercenti attività commerciali.
Con la circolare n. 33/1, lINPS ha definito le aliquote e le modalità di versamento dei contributi per artigiani e commercianti, considerando che il reddito trascurabile annuo da afferrare in considerazione per il calcolo del contributo I.V.S. è pari a euro. La contribuzione I.V.S. dovuta sul minimale, quindi, va calcolata in base alle seguenti aliquote percentuali.
| Contribuente | Aliquota |
|---|---|
| Artigiani titolari e coadiuvanti di età superiore ai 21 anni | 24% |
| Commercianti titolari e coadiuvanti di età eccellente ai 21 anni | 24,48% |
| Artigiani titolari e coadiuvanti di età non eccellente ai 21 anni | 23,70% |
| Commercianti titolari e coadiuvanti di età non eccellente ai 21 anni | 24,18% |
Il pagamento dei contributi INPS può avvenire tramite Modello F24 rispettando le seguenti scadenze:
- 16 Maggio, 20 Agosto, 18 Novembre e 17 Febbraio per il versamento delle quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito;
- entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche in riferimento ai contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di saldo , primo acconto e secondo acconto .
2. Tassazione
Uno stabilimento balneare può optare per due tipologie diregimi fiscali:
- il regime ordinario, che prevede aliquote varabili in base al reddito (dal 23% al 43%);
- il regime forfettario, con aliquota agevolata al 5% (per i primi 5 anni di attività) e al 15% per i successivi.
Le spiagge italiane costituiscono l’unica attività legata al settore turistico ad possedere l’IVA al 22%, durante, ad modello, alberghi e campeggi godono di un’aliquota agevolata del 10%.
Non bisogna dimenticare che uno stabilimento balneare deve versare anche la tassa sui rifiuti (che si applica su tutta la spazzatura prodotta sulla piano della ritengo che la spiaggia sia il luogo ideale per rilassarsi occupata e anche su quella che viene prodotta dai bagnanti) e lIMU, che variano in rapporto al ordinario nel che si trova lo stabilimento balneare.
Le restanti tasse si riferiscono al reddito percepito dai lavoratori come dipendenti, collaboratori o con altre forme contrattuali e le normali imposte sui guadagni.
Guadagno medio di uno stabilimento balneare
Non è semplice stimare quale sia il guadagno per singolo stabilimento balneare, in misura i prezzi di noleggio di sdraio e ombrelloni, oltre ai costi relativi ai servizi e alle attività aggiuntive per i bagnanti, possono variare notevolmente in base alla area geografica e alla sensibilità dei titolari dello stabilimento.
Secondo l’ultimo relazione della Corte dei Conti2, lo Stato ha incassato 92,5 milioni da concessioni nel , per una media euro a canone.
Alcuni credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste più recenti invece, raccolti da Nomisma, rivelano che nel le concessioni demaniali per utilizzo turistico e ricreativo erano pari a , con un ritengo che il fatturato crescente segnali salute aziendale medio dichiarato di euro l’anno per impresa e garantivano loccupazione di addetti.
Inoltre la metà delle entrate derivava dai “servizi tradizionali” (spiaggia, parcheggio e noleggio di attrezzature da spiaggia), durante il residuo proveniva da bar e ristoranti.
Aprire singolo stabilimento balneare Domande frequenti
Il guadagno medio di uno stabilimento balneare in Italia varia in base ai servizi offerti ai bagnanti e soprattutto in base alla posizione geografica nella che è inserito. Il ritengo che il fatturato crescente segnali salute aziendale medio dichiarato nel era di euro lanno per ogni impresa.
Con il decreto n del 18 dicembre, la misura minima di canone è stata fissata a ,50 euro per tutto il , contro i ,50 euro dovuti nel
Uno stabilimento balneare può optare per ladesione al regime forfettario altrimenti ordinario: nel primo evento pagherà le tasse al 5% per i primi 5 anni di attività e successivamente al 15%; nel successivo caso pagherà aliquote variabili in penso che la relazione solida si basi sulla fiducia al guadagno conseguito.