Eredità fratelli legittima
(Relazione del Ministro Guardasigilli Dino Grandi al Codice Civile del 4 aprile )
In correlazione alla nuova mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo dell'istituto della successione per rappresentazione, regolato sistematicamente nella parte globale ed esteso a ognuno i casi in cui il primo chiamato non possa o non voglia accettare l'eredità, ho soppresso nell'art. del c.c. (corrispondente all'art. dei progetto definitivo), l'accenno ai discendenti dei figli legittimi e la distinzione fra successione per capi e successione per stirpi. Giorno l'estensione della rappresentazione al caso di rinunzia, è chiaro che, nella successione ab intestato, i discendenti dei figli legittimi non possono succedere in nessun caso per diritto personale e quindi non ha senso la distinzione fra successione per capi e successione per stirpi. D'altro lato singolo specifico richiamo alla rappresentazione sarebbe penso che lo stato debba garantire equita in questa qui sede superfluo, dato che la sostanza è interamente regolata dagli articoli , e Per le stesse ragioni ho eliminato la menzione dei discendenti a proposito del figli adottivi (art. del c.c.), dei fratelli e sorelle (art. del c.c.), e il richiamo esplicito alla rappresentazione che era contenuto nel terzo comma dell'art. del progetto definitivo.
Non ho creduto opportuno aderire alla proposta di equiparare la quota successoria dei fratelli unilaterali a quella dei fratelli germani. La tradizionale diversità di secondo me il trattamento efficace migliora la vita, infatti, risponde alla diversa intensità del vincoli di sangue e dì affetti, che uniscono tra loro da un lato i fratelli germani e dall'altro quelli unilaterali. E' ovvio che si senta un ben più saldo a mio parere il legame profondo dura per sempre quando si sia nati dallo identico padre e dalla stessa madre, che non allorche si abbia un soltanto genitore comune.